giovedì 29 novembre 2007

(°-_° ) -[ Bruxelles ]

22 novembre, giovedì. Sono le 3:45 della notte quando l'odiato BIP-BIP della sveglia mi strappa al sonno. Uno zombie rovina fuori dal letto, si congela un piede al contatto con le piastrelle, s'affanna per acquistare una parvenza d'umanità e esce nel buio irreale della città addormentata. Sonno e Invidia. Treno Udine-Treviso, bus per l’aeroporto, checkin, colazione, imbarco, decollo.
Finalmente riesco a dormire.

L'evento è dedicato al "Nuovo fumetto Italiano" e avrà luogo presso la libreria Piola.Libri. La squadra è ridotta all'osso: Guido (Ostanel, editore BeccoGiallo) è in dolce compagnia, poi ci sono io. Federico (Zaghis, altro editore BeccoGiallo) è rimasto a casa trattenuto da un impegno. Ci diamo appuntamento per metà pomeriggio in libreria per organizzare l'incontro e appendere un po' di tavole. In serata comincia a arrivare la gente, ma proprio tanta vi dico, questi magnano, bevono, si fanno i cazzacci loro ma si fermano anche volentieri al banchetto di noi fumettari! Furbi i ragazzi di Piola.Libri che hanno accorpato libreria e bar da aperitivo!

Ho il piacere di conoscere la delegazione di Black Velvet: Alberto Corradi, Massimo Semerano e Otto Gabos. Incastrati a mò di Tetris condividiamo un banchetto sul quale fanno bella mostra di sè le nostre creature: scarabocchiamo, dedichiamo, e cazzeggiamo in allegria! Mitici guaglioni di Black Velvet! E mitici guaglioni di Piola.Libri!

La serata vola veloce, è ora di chiudere baracca ma c'è ancore il tempo di fiondarsi in una trattoria del centro, farsi una birra e affrontare il leggerissimo "stoemp et saucisses" (in pratica due salsiccione enormi troneggianti su un montarozzo di purè). Alla faccia del lightbiodietmacrobiotico!

Nuovi contatti (anche un possibile promettentissimo progettino di cui non voglio dire di più per scaramanzia), nuove amicizie e ancora 3 giorni per bighellonare in città... che volere di più?

Venerdì inizia nel peggiore dei modi: arrivo in zona cesarini per la colazione e trovo già tutto chiuso e ripulito (eccheccazz... nemmeno la macchinetta del caffè!?!?). Vabbè, pazienza... esco.

Quando arrivo in una città nuova mi piace dedicare la prima giornata ad un girovagare curioso, camminare, iniziare a orientarmi per prendere le misure del luogo... così, cartina in una mano e guida nell'altra mi lancio alla scoperta di Bruxelles, città invero carina e (credo) vivibile.

Nel pomeriggio c'è anche il tempo di dare un'occhiata al deludente "Centre belge de la Bande Dessinée". Molto meglio quello di Angouleme!

Poi, per poco non me lo scordavo... roba che il Corradi mi uccide! Alle otto abbiamo appuntamento per un'intervista radiofonica a Radio Alma: Alberto e io arriviamo non senza qualche affanno (e un viaggio in taxi da ritiro della patente!), chiacchieriamo un po' in onda con le simpatiche conduttrici e prosegiuamo la serata andando a cena con l'ottima compagnia dello staff della Radio!

Sorvolo sulle avventure olfattive della notte in ostello... magari dedicherò un post intero a questo capitolo... giunge sabato ed è giornata pianificata a tavolino. Mattina, colazione in tempo, metro e andiamolo a vedere 'sto Atomium , la "Tour Eiffel di Bruxelles" come si suol dire, l'atomone gigante simbolo dell’ottimismo illuministico e della modernità! Poi m'acculturo un po' al fondamentale museo d'arte antica per preparami (si fa per dire) al concertone che ho in programma per la serata: Fu Manchu: stoner rock di gran qualità! Mi ritiro soddisfatto dopo aver così sapientemente mescolato sacro e profano!

E così siamo a domenica, ultimo giorno. Meta irrinunciabile della trasferta in terra belga vado a Marcinelle per visitare la miniera di Bois du Cazier oggetto del mio primo libro edito da BeccoGiallo. Ma forse già mi sono dilungato troppo... forse è il caso che concluda qua. Ne riparleremo più avanti in un post ad hoc.

Un abbraccio a tutti!

2 commenti:

biri ha detto...

Grande Davide! Avventure olfattive a parte (racconta, dai, che siamo curiosi) deve essere stato una bella gita. Peccato per il Centro Belga del Fumetto: io non l'ho mai visitato ma so che è ospitato in un bellissimo edificio di Horta (grande architetto belga), una cornice teoricamente molto gradevole.
I signori Piola Libri hanno realizzato in Belgio quello che il sottoscritto sognava di fare a Pordenone all'indomani della "chiusura" della storica rivisteria (nel mio caso sarebbe stato un "Comics Cafè"). Beati loro!
Un saluto in attesa delle prossime puntate!

Davide Pascutti ha detto...

Premessa:
Avevo prenotato una camera da quattro e ignoravo l'identità dei miei compagni di stanza.
Arrivo di notte, all'una, giusto in tempo per non restare chiuso fuori dall'ostello, salgo, inserisco la chiave magnetica nell'apposita fessura, giro la maniglia e un fetore immondo mi accoglie. Nella penombra due ragazzi giapponesi con dei fazzoletti a mo' di mascherina (come nei cartoni animati!) mi guardano straniti. Metto giù i bagagli (che razza di odore che razza di odore!) e m'accorgo che c'è una terza persona che dorme nel buio raggomitolata tra le lenzuola.
La stanza è piccola, due letti a castello, un lavandino e una scrivania. E un tanfo indicibile... sudore, sporcizia, umidità...
Dormo sopra all'ospite misterioso. Ci provo almeno. Mi spalmo abbondante deodorante sotto al naso ma serve a poco, tengo il viso sotto alle coperte e un braccio a protezione delle narici, va un po' meglio. Poi quello inizia a russare e quasi mi viene da ridere.
Il mattino dopo conosco Richard, 67enne congolese residente ad Anversa in trasferta a Bruxelles per affari (conosco anche la pila di calzini e vestiti sporchi sul suo armadietto). Scopre che parlo uno stentato francese e attacca bottone:
- "Ah italiano! Ho tanti amici in Italia! In italia ci sono dei bei ragazzi vero?"
- "??"
_ "In italia ci sono dei bei ragazzi vero? Bei ragazzi, però ce l'hanno piccolo vero?" (facendo ampi gesti con le mani)
- "???!!!???"
- "beh, quando vengo in Italia ti passo a trovare... mi lasci la tua mail?
mmmh... la situazione sta prendendo una piega che non mi piace.
Al di là del risvolto comico/grottesco non mi piace proprio per nulla!
Riesco a svincolarmi in qualche modo e scendo a fare colazione. Poi esco, aria, aria fresca.
Rientro verso le sette di sera per riposarmi un attimo prima di andare al concertone dei Fu Manchu: non c'è nessuno in camera e nonsostante la finestra sia rimasta aperta tutto il giorno la fetenza persiste!
Poco dopo compare Richard vestito di tutto punto, "costume-cravatte" dicono oltralpe, si prepara per coricarsi, si spoglia e... NONCIPOSSOCREDERE... INDOSSA IL PIGIAMA SOTTO AL VESTITO!!!!! Praticamente una seconda pelle indossata 24 ore al giorno... questo spiega mooolte cose!
Vabbè, poi la notte passa tranquilla, lasciamo la finestra semiaperta per garantirci un minimo ricambio d'aria e appallottolando brandelli di fazzoletto mi faccio dei tamponi nasali che imbevo nel deodorante.
E anche questa è fatta, anche questa è andata!